La presenza muta delle donne sul web

Qualche tempo fa avevo scritto un post su questo tema: l’Ordine dei giornalisti ha fatto un’indagine nella quale emergeva che sulla stampa italiana la voce delle donne è molto debole, non solo perché ci sono poche giornaliste che scrivono di temi “pesanti”, ma anche perché il punto di vista delle donne è poco raccontato negli articoli. Non me ne vogliate se adesso non lo trovo, ma nel blog c’è (!).

Poi oggi su lastampa.it esce un articolo su un’indagine fatta in Gran Bretagna che ha utilizzato l’intelligenza artificiale per analizzare 2 milioni di articoli scritti in 6 mesi e scoprire che Le donne in rete sono figure più viste che sentite

Non ci vuole molto a capirlo. La maggioranza delle donne che si trovano sul web sono carine, molto carine o robe simili. Non viene presentata la realtà, ma viene continuamente proposto uno stereotipo. E ti fanno credere che uscire ogni mattina perfettamente truccata, con le scarpe intonate al cappotto, sia una cosa normale. E se tu non ci riesci ti senti in colpa perché vuol dire che manchi da qualche parte.

Poi guardi il tuo collega di lavoro che si è lavato il viso a malapena non appena sceso dal letto e ti domandi perché a te è richiesta tanta perfezione e a lui è richiesto solo di essere puntuale. Anche a te piacerebbe lavorare accanto a un uomo belloccio e profumato!

Non voglio banalizzare la cosa, ma la verità è che ancora viviamo in un mondo pieno di stereotipi e le donne, quelle della “porta accanto”, non ci vengono proposte mai e dobbiamo fare sempre i conti con un ideale inarrivabile. A 40 anni ho anche imparato a prendere le misure da certe cose e a prendermi cura di me per risultare gradevole a me stessa e a chi mi sta intorno, ma non per piacere ad ogni costo. Ma alle ragazze giovani, quanta sofferenza provoca questa cosa? dover essere belle, brave, educate, intelligenti, organizzate e magari anche miti.

Il mondo in cui viviamo è così stupido che quando una star qualsiasi viene beccata in tuta che va a fare la spesa, viene sbattuta sul web come se fosse uno scandalo, mentre magari è solo una persona che, tolta la maschera, vuole vivere la sua vita normale. E la nostra vita normale è fatta di rossetto e burro cacao, di smalto sbreccato e unghie perfette; è fatto di tute da ginnastica e di tubini. Perché essere una donna significa essere tutto questo, e abbiamo il diritto di sentirci libere di essere quello che ci va di essere.

La donna perfetta ci ha stancato. E io non ci credo nemmeno più a quel mito. E voi?

 

 

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