Gloria Steinem è una delle fondatrici del femminismo americano, fin dagli anni settanta. Diciamo che è stata una di quelle persone che ha contribuito a dare al movimento uno spessore filosofico.
A 81 anni compiuti ha ancora una grande lucidità.
I learned feminism from black women
ha affermato in una recente intervista. Perché in USA è andata proprio così: i suoi primi passi il movimento di liberazione delle donne lo ha mosso accanto alle donne di colore che combattevano contro il razzismo e volevano favorire l’integrazione. L’obiettivo di tutte le donne, indipendentemente dal colore, era lo stesso: far sentire la propria voce.
In questi giorni nei quali si parla (e si sparla) tanto dei fatti avvenuti a Colonia, credo che dovremmo prendere spunto da quella lezione.
Invece di alimentare un dibattito inutile sulla nazionalità di coloro che hanno avuto in quella notte un comportamento deplorevole, dovremmo pensare che anche chi ha assistito a quella situazione surreale e non ha mosso un dito si è macchiato dello stesso crimine (la Polizia dov’era?). Se la questione viene posta sul piano dello “scontro di civiltà” rischiamo di banalizzare quello che sta accadendo.
C’è una parte del mondo dove ci sono donne che vogliono far sentire la propria voce; ci sono donne in mezzo a noi che hanno una nazionalità diversa dalla nostra e si sentono oppresse. Poi ci siamo noi che, anche se siamo state cresciuti in paesi liberi, ugualmente ci sentiamo vittime di discriminazioni, anche se di carattere diverso.
Il femminismo parlava di “sorellanza”, questi movimenti hanno costruito la loro forza sulla loro capacità di coesione, facendo trovare piani di lotta comune tra persone diverse. Mi viene in mente anche il film “Pride” a questo riguardo, perché ci insegna proprio questo.
Credo che dovremmo partire da qui: che ognuna di noi dovrebbe fare lo sforzo di uscire dal proprio guscio e di parlare con le altre donne di questi temi, avvicinando anche donne di altre nazionalità e cercando di stimolare il confronto. Solo così si può creare un dialogo che può far uscire dei temi sui quali lavorare tutti insieme.
Il dibattito che in questi giorni si è sviluppato sui giornali è una discussione tra uomini, orchestrata dal loro punto di vista.
Se siete interessate a scoprire qualcosa di più della filosofia femminista in USA, qui trovate alcune pillole del pensiero di Gloria Steinem. Sono in inglese, ma sono facilmente comprensibili.
Forse dovremmo far partire da lì la nostra riflessione, dovremmo ripartire dai “fondamentali”, come se noi donne di oggi fossimo una classe di ripetenti. Perché in fondo è un po’ così, le lezioni passate ce le siamo dimenticate o non le abbiamo studiate troppo bene.