La serie Tv “Genius” in onda su NatGeo Channel non ci fa certo amare il genio Einstein: era forse misogino?
Era un genio, non c’è dubbio. Ma forse Albert Einstein fu un uomo egocentrico, che non seppe riconoscere il ruolo della donna che aveva accanto? Insomma, Einstein era misogino? La sua mente è riuscita a concepire e a dare concretezza a pensieri straordinari, ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo. Ma forse non seppie cambiare le regole sociali del mondo in cui viveva.
E’ questo il dubbio che ci insinua la serie “Genius” in onda su Nat Geo Channel, che racconta la vita di Albert Einstein. Mileva Maric fu la prima moglie di Einstein, che lo aiutò a fare i calcoli matematici che servivano per dare sostanze alle sue teorie. Ma mai Einstein la citò nei suoi lavori. Mentre invece i coniugi Curie insieme arrivarono al Nobel.
La scienza era una cosa da uomini agli inizi del Novecento. In parte lo è ancora oggi, ma questa è un’altra storia. Mileva Maric era una scienziata molto dotata, però era una donna, che fece fatica a costruire il suo percorso scolastico. Era brillante, ma poi si innamorò di Einstein e la sua carriera andò persa.
Non riuscì a portare a termine i suoi studi, ma da madre e da moglie riuscì a dare un contributo fondamentale agli studi di Albert Einstein. Un impegno che non le fece guadagnare nemmeno una menzione negli articoli del marito, un ruolo che anche la comunità scientifica non le ha mai voluto riconoscere. Gli sceneggiatori della serie vogliono farci capire che Einstein poteva fare una scelta diversa. E qui si inserisce la storia dei coniugi Curie.
Marie e Pierre Curie vinsero nel 1903 il Nobel per la Fisica per la scoperta del radio, una scoperta rivoluzionaria. Lui è un accademico, lei una scienziata di laboratorio. Portano avanti insieme l’impegnativa ricerca per la scoperta e l’isolamento del radio, in condivisione. Quando Pierre Curie fu informato di aver vinto il Nobel per la Fisica per la sua scoperta, lui si rifiutò di ritirarlo se insieme a lui non l’avesse ricevuto anche Marie. Alla fine la rigida Accademia decise di accondiscendere alla sua richiesta e così Marie Curie fu la prima donna a ricevere il Nobel per la Fisica, unica a riceverlo qualche anno dopo anche per la Chimica. Pierre Curie morì nel 1906, ma Marie Curie ha potuto continuare a portare avanti le sue ricerche ed è stata sempre una scienziata molto apprezzata.
La stessa sorte non è capitata a Mileva Maric. Forse non era una scienziata del livello della Curie, ma se contribuì a fare i calcoli matematici che stanno alla base dello sviluppo delle teorie di Einstein, meritava che gli fosse riconosciuto, di essere almeno citata negli articoli. Il dubbio resta: Einstein era misogino? lo era così tanto da non voler valorizzare il lavoro di sua moglie?
La storia è piena di grandi uomini, che però sono stati “grandi” anche grazie all’aiuto di grandi donne. Uomini egocentrici che spesso non sono nemmeno stati consapevoli di aver fatto un torto alle loro compagne. Come se quel ruolo nell’ombra fosse il massimo che una donna poteva aspettarsi. Come se Mileva dovesse accontentarsi di poter stare accanto al genio Einstein e di lavorare con lui: non era già abbastanza gratificante per una donna?