La nuova edizione del Media Pluralism Monitor analizza la libertà di stampa da diversi punti di vista. E per le donne c’è poco da ridere
Continue reading “Donne e media: in Europa abbiamo un problema?”
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Quando ero piccola il mondo era più semplice e il gioco dei ruoli aveva delle regole ben definite. Si poteva poi scegliere di trasgredire, ma si sapeva qual era la strada che si stava abbandonando. Oggi è tutto più complicato, anche trasgredire. E se le donne hanno ben chiara qual è la strada che devono seguire per poter progredire, per gli uomini è un vero caos. Sono in crisi sul serio i nostri maschi, non sanno più da che parte andare.
Continue reading “Parliamo di donne, certo. Ma forse sono gli uomini oggi ad essere più in crisi”
Penso sempre che la violenza sia un fatto che riguarda qualcun altro, la vita delle altre. Leggo del femminicidio e mi ripeto che non potrebbe capitare a me o alle donne che mi stanno intorno, che sapremmo difenderci e riconoscere un uomo ossessivo. Poi arriva l’Istat e ci presenta un quadro terribile della situazione delle donne in Italia: una donna su 5 è vittima di violenza sessuale, il 40% delle donne sono vittime di violenza psicologica. Una sofferenza che inizia da bambine e che molto donne si portano dietro per tutta la vita
Per una donna ogni giorno è diverso e non solo per la giungla di impegni. L’ormone prende il sopravvento all’improvviso, le risate sfociano in pianto, la tristezza arriva improvvisa. Per non parlare di quello che accade con il sesso. E’ vero, il ciclo mi rende ciclica. Ogni giorno sono diversa. Ma questo non significa certo che perdo il lume della ragione o che vivo ostaggio del mio umore. Insomma, “in quei giorni” non mi serve una pausa per restare a casa e liberare il mondo dal mio pessimo umore. Il congedo mestruale, in discussione adesso in Parlamento, non ha questa finalità.
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Ribelli e coraggiose: ecco l’incitazione che arriva da più parti alle ragazze di oggi. Il mondo vuole che le giovani donne tirino fuori la grinta, affrontino gli stereotipi, lascino il segno. Su questo messaggio si sta costruendo un vero e proprio filone letterario: sono usciti diversi libri rivolti alle adolescenti (ma anche in realtà sono diretti agli adulti) alla scoperta di tante donne che sono andate contro quello che la società si aspettava da loro per poter realizzare i propri sogni. La finalità di queste pubblicazioni? creare modelli positivi per le giovani donne, essere di ispirazione.
Nelle classifiche dei libri più acquistati della settimana domina “Storie della buonanotte per bambine ribelli“, scritto da Francesca Cavallo e Elena Favilli, che sono riuscite a realizzare il loro libro grazie a un crowdfunding planetario.
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Il tech? una cosa da uomini. Un allarme che non riguarda solo l’Italia, che su certi temi non si è nemmeno messa in moto. La protesta arriva dagli Stati Uniti, dalla Silicon Valley per la precisione. Proprio qui infatti si registra un forte sessismo, con troppi uomini impegnati in ruoli dirigenziali e di programmazione, mentre le donne sono presenti per lo più nel ruolo di segretarie e assistenti. Ma il tech è davvero un settore solo da uomini?
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