Trasgressiva e volitiva, è diventata un’icona del femminismo, eppure dal movimento femminile non si è mai lasciata coinvolgere
Quando a 16 anni mi sono imbattuta in Colette con il suo ciclo dedicato a Claudine mi sembrò di aver scovato la mela proibita. Ancora oggi, a distanza di più di un secolo, fa arrossire. Colette non aveva paura di essere quello che era, interpretava il suo personaggio fino in fondo.